Una piccola rivoluzione sta avvenendo all’interno degli store del mondo “Beauty”.Gli spazi dedicati alla cosmesi si rifanno il trucco per riuscire ad essere belli e allo stesso tempo funzionali. Cos’è successo? Le ‘insegne’ stanno cominciando a capire che l’acquisto passa attraverso un’esperienza personale che porta il consumatore ad essere l’unico protagonista del momento, riuscendo così ad incrementare le vendite. La semplice esposizione del prodotto sullo scaffale e il servizio generalizzato di chi ha il contatto diretto con il cliente, non bastano più: la distribuzione sta cominciando ad investire non solo nella professionalità del proprio personale, ma anche nella creazione di spazi innovativi e personalizzati. Si sta assistendo quindi alla nascita di una sorta di ‘negozio nel negozio’, una ‘vetrina’ che espone i prodotti in modo funzionale all’interno di uno store tradizionale e racconta quali caratteristiche e vantaggi possono offrire. In questo caso l’occhio è puntato sulla chiarezza della proposta, in relazione all’esigenza del cliente che diventa punto di partenza, di trasformazione e di arrivo. Vista l’offerta sempre più settorializzata e diversificata, il prodotto non è più in grado di raccontarsi da solo e per attirare l’attenzione del cliente ha bisogno del supporto di finiture ed elementi d’arredo estremamente curati ed orientati alla comunicazione visiva e sensoriale, capaci di creare stimoli esperienziali. Un ottimo esempio di questo “tutto vetrina in store” è offerto da ‘Campomarzio 70’ di Roma, dove la scelta del prodotto passa attraverso un’esperienza olfattiva. Campomarzio 70 si definisce un vero salotto di Diffusione di Cultura Olfattiva. Gli interni sono sobri, quasi a voler decostruire l’idea della profumeria tradizionale. Al centro c’è solo l’esigenza del cliente attorno al quale lo store si modella.
Fonte: fotografie Gabriella Simone; Google
http://www.campomarzio70.it – http://www.sephora.it